Chiamala pure tragedia…apistica

api maggio 2024

Chiamala pure tragedia…apistica

Il 6 aprile faceva caldo e io scrivevo: “la stagione apistica 2024 è iniziata”.
Il 7 maggio fuori piove e io scrivo: “stagione apistica 2024 finita” e visto che fuori piove e ci sono 15 gradi vi beccate tutto il mio umore uggioso.

Un mese trascorso tra freddo e pioggia.
La gran parte delle famiglie di api non hanno avuto modo di raccogliere il nettare di tarassaco, di ciliegio, di acero, e dulcis in fundo, una fioritura di acacia anticipata di 15 giorni saltata per freddo e pioggia.
Tutto questo porta ad avere conseguenze molto difficili, a breve e a lungo termine per le api.
Certo devono ancora arrivare le fioriture di tiglio, castagno, castiglio e millefiori, difficile da capire per chi non è del mestiere, ma si può intuire.
Famiglie di api che non hanno raccolto nettare fino ad oggi sono famiglie deboli e con poche api. E come hanno fatto a tirare avanti queste api in questo tragico mese? Ho dovuto fare delle scelte lungimiranti, come le adozioni, come il Conapi e come tenere gli alveari in più zone del Friuli perché non può andare male male dappertutto.
Ed ecco che, dalle api della bassa friulana raccolgo circa 700 kg di miele di colza che, invece di vendere, restituisco alle api della zona collinare e delle valli del Natisone, ad oggi 400 kg circa.
Questo mese orrendo poi fa male anche a me che, per non avvilirmi troppo, sto facendo fuori tutta la cioccolata che la cugina Silvia mi ha fatto arrivare dalla Svizzera.
Visto che le api non vanno a raccogliere nettare e polline per non avvilirsi anche loro si danno all’arte (vedi le foto).

La conseguenza finale è che IL 31 MAGGIO CHIUDIAMO LE ADOZIONI.

Vi ricordo che domenica 26 maggio sarà la giornata di visita alle api. Noi mettiamo il bere e ognuno di voi porta il cibo da condividere.
Prenotatevi per tempo grazie.

  • api